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7 mar 2025

Donna e tecnologia: binomio vincente

Competenze al servizio dell'innovazione

Cultura popolare vuole che la Giornata Internazionale della Donna sia nata per celebrare le operaie di un'industria tessile di New York, vittime di un incendio in fabbrica nel 1908. Donne, lavoratrici, professioniste in un settore che, ancora oggi, è guidato dalla componente maschile. Anche nella tecnologia e nei campi a essa collegati, così come nell’industria, c’è un divario forte tra i sessi, nonostante dati recenti registrino una crescita dell’occupazione femminile nell’ambito delle STEM.

La presenza femminile nel settore delle STEM

Le discipline STEM - Science, Technology, Engineering, Mathematics - costituiscono una branca di studi ad appannaggio degli uomini. Le donne che studiano e operano nei settori tecnico e scientifico sono ancora una minoranza, anche se, in Italia, il numero di iscritte a corsi di laurea STEM è superiore rispetto alla media europea. Nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale, le donne sono poche, con considerevoli implicazioni sullo sviluppo delle nuove tecnologie.

Il ruolo della donne nell’Intelligenza Artificiale

Praticamente la metà delle persone più influenti nel campo dell’IA a livello globale è donna: un dato sorprendente se consideriamo il gap di genere nei campi della tecnologia e dell’innovazione. Eppure è proprio così. Le donne, oggigiorno, sono più avvezze all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale Generativa rispetto ai colleghi uomini, anche se le impiegate nel settore sono molto meno, aggravando il rischio che questi sistemi trascurino e sottovalutino i bisogni femminile. Ma il settore si sta allargando sempre di più a ricercatrici e imprenditrici che affrontano la nuova tecnologia sotto gli aspetti etico e sociale, aldilà della creazione di algoritmi.

I plus apportati dal pensiero femminile nell’IA

I sistemi di Intelligenza Artificiale non sono imparziali, bensì il frutto di eventuali stereotipi e pregiudizi che possono inficiare i dati raccolti e le variabili create, incorporandoli negli algoritmi. Tra questi, i pregiudizi di genere. L’introduzione delle donne nelle posizioni di progettazione e sviluppo dei sistemi di AI non solo gioverebbe al settore, ma è anche fondamentale per la sua crescita. L’inclusione femminile può favorire un approccio che promuove la parità di genere. La sensibilità, la capacità di ascolto e la visione olistica dei problemi, infatti, qualità tradizionalmente femminili, sono risorse preziose per la creazione di sistemi “intelligenti” dotati di empatia, equi e non filtrati da una visione tutta maschile, quindi attenti anche ai bisogni delle donne.

Uno sguardo al comparto industriale…

L’occupazione femminile nel settore industriale, in Italia, è ancora bassa (secondo dati del 2024, si attesta intorno al 13% del totale degli occupati), nonostante il trend in crescita delle quote rosa, specie nel settore edile, accompagnato da un miglioramento della condizione professionale e contrattuale. Nel complesso, la componente femminile, dipendente e autonoma, è cresciuta di 13,3 punti percentuali nel periodo 2019-2023.


… e nel mondo dell’impresa

Nonostante i dati italiani sull’imprenditoria al femminile facciano registrare risultati ancora troppo bassi, soprattutto in proporzione con il resto dell’Europa, le aziende guidate da donne risultano in crescita, con una concentrazione al Centro-Nord e nel settore dei servizi, e stanno assumendo una rilevanza sempre maggiore nel panorama economico nazionale. Da stime del 2023, il 22% delle aziende è diretto da donne, circa 1,3 milioni.

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